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Visualizzazione dei post da febbraio, 2020

TESSERAMENTO 2020

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Un virus ma non solo 25 Febbraio 2020 Coronavirus: un fattore imprevedibile investe l'economia internazionale, la vita ordinaria di centinaia di milioni di esseri umani, la stessa società italiana. L'immaginario collettivo e il discorso pubblico conoscono per questa via una improvvisa distrazione di segno, un cambio di vocabolario. Sembra che la stessa vita politica sia in qualche modo sospesa, ovunque rimpiazzata dalla emergenza virus. Nel merito fioriscono interpretazioni discordanti, spesso opposte, nella stessa comunità scientifica, tra chi minimizza il fenomeno trattandolo alla stregua di una normale influenza, seppure più perniciosa, e chi invece giunge a paragonarlo alla spagnola del primo '900 (che fece, per inciso, decine di milioni di vittime). Non saremo noi a improvvisare un giudizio clinico, non avendo le competenze scientifiche richieste. Vogliamo invece formulare prime considerazioni e proposte da un punto di vista di classe. Perché è vero c
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A fianco dei lavoratori portuali contro la guerra 12 Febbraio 2020 Il Collettivo Autonomo dei Portuali di Genova ha promosso per il giorno 17 febbraio un’azione di boicottaggio di una nave saudita che trasporta armi in Medio Oriente e probabilmente in Yemen. È un’azione che dà continuità all'iniziativa analoga intrapresa nel maggio scorso col sostegno della CGIL, che allora scioperò. Il coordinamento genovese delle sinistre di opposizione è impegnato in un sostegno attivo di questa iniziativa e nella sua massima valorizzazione. Così il coordinamento nazionale, che ha espresso il comunicato che qui pubblichiamo. Il coordinamento nazionale delle sinistre di opposizione sostiene l'azione di boicottaggio delle navi di guerra intrapresa e proposta dal Collettivo Autonomo dei Lavoratori Portuali di Genova, in continuità con l'azione svolta lo scorso maggio. Come sosterrà ogni altra iniziativa di chiaro contrasto alla guerra che abbia la medesima ispirazione di c
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Per chi suona il citofono 27 Gennaio 2020 I risultati del voto regionale in Emilia-Romagna e Calabria hanno un profilo contraddittorio. In Calabria lo sfondamento del blocco reazionario di centrodestra ha le proporzioni attese, capitalizzando l'autentico crollo del M5S, sullo sfondo dell'assenza sul piano elettorale di qualsiasi sinistra a sinistra del PD. Diverso il caso dell'Emilia-Romagna, dove si è concentrato uno scontro politico di immediata valenza nazionale. Qui la Lega ha cercato lo sfondamento puntando a un effetto domino su scala generale. L'obiettivo era quello di conquistare il governo della regione per accelerare elezioni anticipate e rivincita politica nazionale. Il piano è fallito. Diversi sono i fattori che hanno sospinto la vittoria di Bonaccini. Lo scarto tra Bonaccini e Borgonzoni in fatto di immagine e “credibilità istituzionale”, come mostra il successo della lista personale Bonaccini (5,76%) a fronte del fallimento della lista B
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Via le truppe italiane da tutte le missioni militari! 5 Gennaio 2020 Via le truppe italiane da tutte le missioni di guerra, a partire dall'Iraq, dal Libano, dall'Afghanistan. Questa è la parola d'ordine imposta, tanto più oggi, dagli avvenimenti internazionali. È una parola d'ordine che deve risuonare ovunque. L'Italia è seconda solo agli Stati Uniti in fatto di partecipazione alle missioni militari nel mondo. Per cosa? Per la “democrazia”, la “giustizia”, la “pace”? Mai come oggi questa retorica appare penosa. In Iraq le truppe italiane addestrano la polizia irachena, la stessa che ha fatto 400 morti nelle piazze tra coloro che chiedevano pane e democrazia. In Libia conduciamo la guerra sporca dei droni al fianco di al-Sarraj, dei tagliagole mercenari panislamisti, e ora della Turchia di Erdogan. In Libano l'Italia guida la missione militare varata da Prodi nel 2007 a garanzia dei confini dello Stato sionista e di un regime confessionale